sabato 8 gennaio 2011

Nucleare? Noi non abbocchiamo.

Parlando di energia ci si trova di fronte ad un bivio. Di fatto, con una popolazione mondiale che continua a crescere e con una prospettiva che entro il 2050 la vede salire a quota 9 miliardi bisogna muoversi in qualche direzione.. ma quale? Adottare fin da subito l'energia derivata dalla fissione dell'atomo e sviluppare la fusione nucleare, oppure adottare le famose energie alternative?

Per produrre energia dalla fissione dell'atomo serve materiale fissile, uranio, plutonio o torio. Questo materiale è presente in minima quantità sul nostro pianeta  (per 30 o 40 anni) e la sua maggiore parte si trova in Australia ed in Kazakistan. In Italia non ve nè considerevole traccia. Bisognerebbe quindi importarlo. L'Italia è inoltre una zona ad altissima attività sismica ed i rischi legati alla costruzione di un impianto sono considerevoli. Esiste poi una fondamentale legge economica che regola il rapporto tra il bene da consumare ed il suo prezzo (quest'ultimo sale con il diminuire della disponibilità del bene stesso) e considerando che molte nazioni necessitano di uranio per la produzione di energia il rischio di una guerra è alto. Un ipotetico impianto nucleare inoltre ha bisogno per il suo funzionamento di un'enorme quantità di acqua dolce! L'acqua serve alla vita di tutti gli esseri viventi e non è saggio sprecarla... Quindi considerando che l'unica fonte di energia accettabile derivata dall'atomo è la fusione nucleare (che non produce scorie, ma il più inerte dei gas: l'elio) sarebbe saggio mirare ad una massiccia ricerca che la sviluppi a pieno. Le scorie prodotte dal processo atomico restano per giunta radioattive per migliaia di anni, e l'unico modo per nasconderle resta lo stoccaggio, con conseguenti costi e carichi morali per le generazioni a venire.

L'alternativa sono le cosidette fonti di energia rinnovabili. Il sole ad esempio regala al nostro pianeta in un'ora la stessa quantità di energia che sette miliardi di persone consumano in anno.. mica male no? è pulita , rinnovabile e potenzialmente eterna. Le tecnologie per l'immagazzinamento di quest'energia  inoltre esistono già e l'intera conversione della rete elettrica attuale costerebbe meno che l'edificazione ed il mantenimento delle centrali nucleari sopra citate. Cosa conviene fare allora?

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