domenica 9 gennaio 2011

Brevi considerazioni dopo 11 anni di "Grande Fratello".

Il popolarissimo format televisivo che prende il nome da una, chiamiamola per comodità "entità", dell'altrettanto famoso romanzo di G. Orwell 1984, è giunto ormai alla sua undicesima edizione.. undici anni quindi. Ma da dove nasce tutto questo successo? Molteplici possono essere le risposte. Potremmo ricondurlo semplicemente ad una storica frase di Giulio Cesare: "date al popolo Pane e giochi" oppure, alla situazione odierna, osservante una popolazione italiana che non vuole ragionare e piazzandosi davanti alla TV accetta passivamante programmi preconfezionati dove nulla è reale, fino al punto di "innamorarsi del proprio carnefice" come vorrebbe la sindrome di Stoccolma. Come può un popolo che in passato è stato tanto brillante e prolisso, accontentarsi di quattro volgarità unite da una sbilenca grammatica? Cosa mai potrà imparare da questo esplouà d'ignoranza? Nulla, Il grande fratello è il manifesto tangibile di una controcultura fortemente voluta da coloro i quali traggono vantaggio dal governare pecore. Grazie! dicono loro, ed intanto lo stivale perde identità e mostra al mondo le sue vergogne.

sabato 8 gennaio 2011

Nucleare? Noi non abbocchiamo.

Parlando di energia ci si trova di fronte ad un bivio. Di fatto, con una popolazione mondiale che continua a crescere e con una prospettiva che entro il 2050 la vede salire a quota 9 miliardi bisogna muoversi in qualche direzione.. ma quale? Adottare fin da subito l'energia derivata dalla fissione dell'atomo e sviluppare la fusione nucleare, oppure adottare le famose energie alternative?

Per produrre energia dalla fissione dell'atomo serve materiale fissile, uranio, plutonio o torio. Questo materiale è presente in minima quantità sul nostro pianeta  (per 30 o 40 anni) e la sua maggiore parte si trova in Australia ed in Kazakistan. In Italia non ve nè considerevole traccia. Bisognerebbe quindi importarlo. L'Italia è inoltre una zona ad altissima attività sismica ed i rischi legati alla costruzione di un impianto sono considerevoli. Esiste poi una fondamentale legge economica che regola il rapporto tra il bene da consumare ed il suo prezzo (quest'ultimo sale con il diminuire della disponibilità del bene stesso) e considerando che molte nazioni necessitano di uranio per la produzione di energia il rischio di una guerra è alto. Un ipotetico impianto nucleare inoltre ha bisogno per il suo funzionamento di un'enorme quantità di acqua dolce! L'acqua serve alla vita di tutti gli esseri viventi e non è saggio sprecarla... Quindi considerando che l'unica fonte di energia accettabile derivata dall'atomo è la fusione nucleare (che non produce scorie, ma il più inerte dei gas: l'elio) sarebbe saggio mirare ad una massiccia ricerca che la sviluppi a pieno. Le scorie prodotte dal processo atomico restano per giunta radioattive per migliaia di anni, e l'unico modo per nasconderle resta lo stoccaggio, con conseguenti costi e carichi morali per le generazioni a venire.

L'alternativa sono le cosidette fonti di energia rinnovabili. Il sole ad esempio regala al nostro pianeta in un'ora la stessa quantità di energia che sette miliardi di persone consumano in anno.. mica male no? è pulita , rinnovabile e potenzialmente eterna. Le tecnologie per l'immagazzinamento di quest'energia  inoltre esistono già e l'intera conversione della rete elettrica attuale costerebbe meno che l'edificazione ed il mantenimento delle centrali nucleari sopra citate. Cosa conviene fare allora?

il Cancro nel 2011

Pare sarà l'anno ideale per aumentare la nostra forza di volontà ed intensificare la nostra capacità di realizzare progetti, ma sempre con buon umore e senso dell'ironia. In effetti, uno dei modi migliori per controllare i nostri impulsi inconsci ed i capricci del destino sarà non prendere troppo sulserio nè noi stessi nè tutto il resto.

Tratto da "l'internazionale" dicembre/gennaio 2010/2011

venerdì 7 gennaio 2011

Facebook, mezzo potentissimo, sminuito.

Facebook, il famosissimo social network creato dal ventiseienne Mark Zuckerberg, raggiunge grandissima parte dell'utenza internet. Ma è davvero sfruttato come mezzo di comunicazione? La risposta è no. Infatti la stragrande maggioranza degli utenti del noto network sono persone che pubblicano sulla loro pagina post dallo spessore nanometrico spesso raffiguranti volgarità o scemenze fini a se stesse. Infatti, se una volta il pettegolezzo o gossip o chicchiericcio era consuetudine delle lavandaie, nel 2011 è sport comune. Una bella batosta per chi lo intendeva come mezzo d'evoluzione, se infatti la rete ed il networking sono lo specchio di una coscienza globale, quest'ultima risulta essere misera. Ecco che fioccano post ogni minuto che spiegano che l'utente si è lavato i denti e va a dormire, oppure che è stanco ed annoiato e preferisce farsi gli affari altrui piuttosto di uscire a prendere aria, che il tale ha bevuto come una spugna la sera precedente e non è in grado di fare null'altro che osservare passivamente gli altri profili. Una persona si misura veramente da quanti amici di tastiera possiede? oppure ci siamo dimenticati cosa vuol dire avere un amico da guardare negli occhi e con cui parlare? Passino ragazzi annoiati che non contribuirebbero comunque alla comunità e che per disperazione si rifugiano davanti allo schermo, passino anche gli adulti annoiati che fino a poco prima si vantavano di non saper neanche accendere un computer, ma non può passare una mole incredibile di ragazzini che non giocano più a pallone, che non si trovano più a fare marachelle e che per forza di cose non vedono neanche la luce del sole. Adesso vi starete chiedendo se anche io facevo parte di questa comunità.. sì, per due anni. Poi ho divorziato:) cercavo di sfruttarlo al meglio, portando alla luce tematiche "scomode", "noiose" e di attualità.. "ma chi te vò!?" Via allora! non abbiamo più niente da dirci.

Szimpla di Budapest, un locale d'avanguardia.

Recentemente sono stato a Budapest, città meravigliosa e tutta da scoprire, intrisa di storia e punto d'inizio per chi cerca avventure.. ebbene, una sera, questa città mi ha fatto scoprire un locale che ha dell'incredibile..
Si chima Szimpla, ed è situato vicino al centro. posizione sulla mappa
Varcando la soglia di questo locale si entra in un mondo a se stante, è infatti un'ex-area industriale dismessa, convertita in punto d'incontro. La struttura, come vi ho accennato, essendo un'ex-edificio industriale è molto grande, anzi, grandissima e disposta su due piani, con numerosi banconi dove si può ordinare da bere (anche il famoso assenzio) e da mangiare sostanziose piadine farcite a prezzi onesti. Ma la vera caratteristica che rende unico questo luogo è l'arredamento, composto da numerosissimi oggetti che presi singolarmente sarebbero brutti e fuori moda (robaccia insomma); oggetti che altrimenti sarebbero finiti in una discarica, trovano quì nuova vita, e formano un'arredamento gradevolissimo che crea un'atmosfera underground molto particolare, che talvolta, ti fa sentire a casa. La forza di questo locale sta appunto nell'idea di riutilizzo e di design consapevole. La gente che lo frequenta è per di più del posto e molto disponibile, anche con i "fastidiosi" turisti italiani :P La musica è suonata sia dal vivo (grandi successi) che riprodotta da un dj. Si ascolta principalmente della buona elettronica che completa l'atmosfera. Insomma, se vi capita di Passare in quel di Budapest non potete non farci un salto!